CALDEROLI. ISIS: EUROPA GRIDA ‘AL LUPO, AL LUPO’, PARLA E NON FA NIENTE. INTANTO L’AMERICA PARLA DI GENOCIDIO DEI CRISTIANI E VALUTA L’INTERVENTO MILITARE

roberto-calderoli1L’Europa, pavida e divisa, nonostante il sangue delle centinaia di vittime di Parigi e Bruxelles, continua a urlare ‘al lupo al lupo’ riguardo a possibili nuove azioni terroristiche dell’Isis, ma intanto resta a guardare. Soprattutto resta a guardare la polveriera della Libia fuori controllo, dove l’Isis cresce e si rafforza, potendo contare anche su decine di migliaia di disperati che poi vengono caricati sulle carrette del mare e spediti sulle nostre coste.

Proprio oggi dall’Europa, in questo caso dall’agenzia Frontex, arriva l’ennesimo ‘alert’, dopo quelli della Nato e dei servizi segreti francesi, sulla presenza di terroristi nell’enorme flusso di immigrati che stanno invadendo il nostro Continente.

Per la serie, scopriamo l’acqua calda…

La verità è che l’Europa non ha saputo fronteggiare questa emergenza, come ha riconosciuto lo stesso presidente francese Hollande parlando di un’Europa impreparata. Un’Europa che ancora fatica a trovare una risposta comune davanti al cancro dell’Isis, le cui metastasi hanno già contagiato i nostri Stati, le nostre città, soprattutto determinate periferie. Siamo in guerra ma ci rifiutiamo di comprenderlo. Eppure gli Stati Uniti questo lo hanno ben compreso e, complice anche la fine del mandato dell’amministrazione Obama, stanno cominciando a muoversi.

Tre settimane fa, anche se la notizia è passata quasi sotto silenzio, verrebbe da dire un silenzio imbarazzato o persino complice da parte dell’informazione pubblica, la Camera dei Rappresentanti di Washington, ha votato all’unanimità, con 393 voti favorevoli e zero contrari, la risoluzione promossa dal repubblicano Jeff Fortenberry, dove si ha parla di "genocidio" riguardo a quanto sta succedendo in Iraq o Siria per mano dei miliziani dell'Isis.

Una risoluzione che ha trovato la piena condivisione del segretario di Stato americano John Kerry, che ha sua volta ha confermato che in Siria e Iraq, “c’è un genocidio” che ha come vittime le minoranze religiose, e cioè yazidi, cristiani e sciiti, arrivando anche a ipotizzare operazioni sul terreno per tutelare le minoranze minacciate. L’America, distante un’oceano e decine di migliaia di chilometri, comincia a pensare di intervenire in Siria e Iraq contro l’Isis, invece l’Europa, e l’Italia, che eppure è separata da qualche ora di gommone dalle coste libiche, restano a guardare il caos libico confidando in un’azione miracolistica del nuovo traballante Governo che controlla solo una parte del territorio libico. Andiamo avanti a urlare ‘al lupo, al lupo’, senza accorgerci che i lupi sono davanti a noi e sono giù in mezzo a noi…

 
Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato e Responsabile Organizzazione e Territorio della Lega Nord