ON. GRIMOLDI (LEGA NORD) - TERRORISMO. PER I DETENUTI ISLAMICI RADICALIZZATI E PERICOLOSI SERVONO CARCERI AD HOC IN STILE 'GUANTANAMO'

grimoldi_lega_nordLe parole del ministro della Giustizia, Orlando, sulla radicalizzazione dei detenuti di fede islamica presenti nelle nostre carceri, aprono uno scenario inquietante: il ministro sostiene che solo 350 sui 7500 detenuti di fede islamica presenti nei nostri penitenziari sono radicalizzati e quindi pericolosi, tanto da aver esultato per le stragi di Parigi o Dacca. Ma il pericolo è che questi 350 possano fare proselitismo su gli altri 7500 e che tra pochi mesi, o pochi anni, quando questi detenuti termineranno di scontare le loro pene, ci ritroveremo nelle nostre città altre migliaia di soggetti ad alto rischio terroristico.

Occorre isolare subito questi detenuti radicalizzati in modo da non fargli fare proseliti: per questi soggetti serve un regime carcerario stile 'Guantanamo', per cui si ragioni su un penitenziario ad hoc, come si fece a suo tempo per le Brigate Rosse, magari in un'isola come l'Asinara o la Gorgona, in modo che non possano avere contatti con altri detenuti e con il mondo esterno. E sottoponiamola al regime del 41 bis come già avviene per i mafiosi. E basta parlare di diritti per questi soggetti che sognano di farci saltare tutti in aria: siamo in guerra e dobbiamo difenderci e tutelarci.

Lo dichiara l'on. Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.