Programma regionale di sviluppo, Mariani (Lega): “abbiamo potenzialità enormi da sviluppare e su cui investire”

Autonomia sia occasione di investimento. Altrimenti tra cinque anni il ‘libro dei sogni’ resterà tale

“Il tema dell’autonomia lungi dall’essere solo un tema di ordine culturale va riempito di contenuti. Una regione come la nostra potrebbe poter investire nei prossimi dieci anni cifre importanti. Abbiamo il PIL più alto della Baviera e possiamo spiegare al mondo come si fa a produrre e a investire. Il problema è che siamo una Ferrari con un motorino vecchio e inadatto nel cofano”. Lo ha detto il consigliere regionale Marco Mariani (Lega) intervenendo oggi in aula nel corso della discussione sul Programma di Sviluppo regionale.

“Il rischio – ha proseguito Mariani - è che tra cinque anni saremo ancora a parlare di un possibile ‘libro dei sogni’. “Sistemiamo questo gap assurdo di potenzialità internazionali enormi, che il nostro territorio esprime – è l’esortazione del consigliere Mariani - visto che siamo europeisti fino al midollo. Occorre dare possibilità concreta alla gente di lavorare, senza morire asfissiati dalla burocrazia, con i suoi lacci e lacciuoli”

“ Se da un lato è importante dare impulso allo sviluppo futuro delle cure domiciliari, - ha proseguito Mariani - bisogna avere risorse per pagare chi fa questi servizi. In alcuni luoghi ci sono realtà fortunate, altre lo sono un po’ meno, in tal senso”. “Il rischio della standardizzazione della cura – ha rilevato Mariani - è una realtà da tanti anni e da tanto tempo sono diversi i medici che dicono che il paziente vada dimesso non quando lo dice il burocrate”.

“In ambito sanitario – ha ricordato in conclusione Mariani - abbiamo presentato tre emendamenti, uno per la prevenzione e gli screening in ambito oncologico,un secondo relativo al tessuto economico commerciali e turistico che abbiamo arricchito con riferimento alla salute attraverso prevenzione e cura e, infine, un terzo relativo alla riforma dell’assistenza domiciliare integrata e di nuove forme di servizi per anziani fragili nelle Rsa”.